Esami diagnostici

Esami diagnostici

Presso lo studio medico Di Trapani Dr. Danilo si effettuano esami diagnostici e trattamenti mirati per la risoluzione di problematiche urologiche e andrologiche. Presso il centro medico multifunzionale potrai prenotare esami diagnostici con tecniche innovative e strumentazioni d'avanguardia come Echolaser e Biopsia RM-fusion.

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Lista esami diagnostici

  • Ecografia prostatica sovrapubica
  • Ecografia prostatica transrettale
  • Ecografia renale
  • Ecografia vescicale
  • Ristagno vescicale postminzionale
  • Ecografia apparato urinario
  • Ecografia scrotale
  • Ecografia domiciliare
  • Ecocolordoppler della prostata con sonda transrettale
  • Ecocolordoppler penieno dinamico
  • Ecocolordoppler dei vasi spermatici
  • Ecocolordoppler del plesso pampiniforme
  • Ecocolordoppler scrotale
  • Ecocolordoppler testicolare
  • Penoscopia con acido acetico
  • Uroflussometria con valutazione Ristagno vescicale post minzionale RPM
  • Esame della prostata
  • Uretrocistoscopia con cistoscopio flessibile con NBI
  • Diagnosi precoce delle neoplasie vescicali
  • Massaggio prostatico
  • Spermiogramma
  • Urinocoltura con antibiogramma
  • Spermiocoltura con antibiogramma
  • Ricerca clamidia e micoplasmi/ ureaplasmi su liquido seminale, urine dopo massaggio prostatico
  • Biopsia del pene
  • Biopsia prostatica ecoguidata
  • Biopsia prostatica fusion
  • Biopsia testicolare
  • Tampone rapido per covid sars 19

Echolaser

L’iperplasia prostatica benigna è una patologia molto frequente negli uomini con più di 50 anni di età. Consiste nell’aumento di volume della porzione centrale della prostata con conseguente compressione del canale che porta all’esterno le urine.


Si manifesta con disturbi urinari più o meno intensi ma fastidiosi. Si va dall’alzarsi durante la notte per mingere fino all’impossibilità di urinare con conseguente posizionamento del catetere vescicale. Se non trattata può danneggiare la vescica e i reni fino alla dialisi.

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    Oggi nei casi che  non rispondono alla terapia farmacologica, la terapia di scelta è rappresentata dalla resezione endoscopica della prostata con energia mono o bipolare. Questo intervento, eseguito in anestesia spinale, non è scevro da complicanze. Oltre  a quelle anestesiologiche possono verificarsi perdite ematiche, richiede ospedalizzazione, mantenimento del catetere vescicale e talvolta emotrasfusioni.


    Per questa ragione nel tempo sono state messe a punto delle tecniche (esempio laser verde) per ridurre le perdite ematiche. Tutte le tecniche adottate fino a oggi comunque richiedono l’anestesia spinale. Un’altra conseguenza indesiderata comune a tutte le tecniche e spesso mal tollerata è l’anaieculazione post operatoria.


    Di recente è emerso nel panorama delle tecniche in grado di disostruire la via urinaria l’Echolaser™.


    Questa è una tecnica mini invasiva, ambulatoriale e non chirurgica. A questi vantaggi si aggiunge che si effettua in anestesia locale.


    Il trattamento dura 7-14 minuti in base alle dimensioni del tessuto da trattare. Si effettua sotto guida ecografica. Le sonde laser (del calibro di poco superiore a un normale ago usato per iniezione intramuscolare) introdotte attraverso la cute del perineo  emanano energia in grado di colliquare il tessuto con il quale vengono a contatto. Si ottiene così una zona di cavitazione con disostruzione del deflusso delle urine. 


    Il controllo ecografico consente di non coinvolgere le vie urinarie e monitorare in tempo reale gli effetti provocati dall’energia laser sul tessuto prostatico.  La procedura viene eseguita previo posizionamento di catetere vescicale che per lo più viene rimosso il giorno successivo. L’effetto necrotizzante tuttavia non si esaurisce con l’intervento ma prosegue nei giorni successivi con progressivo graduale miglioramento dei disturbi ostruttivi preoperatori.


    Nella maggior parte dei pazienti dopo 24 ore,  alla rimozione del catetere, si assiste a una minzione spontanea (anche nei pazienti portatori di catetere  a permanenza) con miglioramento del flusso e con riduzione del ristagno post minzionale. 


    I disturbi operatori sono blandi (lieve bruciore durante la minzione) controllati col paracetamolo e si esauriscono completamente nell’arco di qualche giorno. L’eiaculazione viene  per lo più mantenuta e per chi assume anticoagulanti non è necessaria la sospensione degli stessi. 


    Da qualche anno la procedura Echolaser™ è utilizzata  con successo dal Dott. Di Trapani. Numerosi interventi sono già stati effettuati presso il Centro Progresso Medico. 

  • La procedura

    È una tecnica che utilizza laser di ultima generazione, sempre più diffusa in centri urologici italiani e stranieri.


    È una procedura:

    • non chirurgica;
    • mini invasiva;
    • rapida (i trattamenti durano pochi minuti);
    • viene eseguita in regime ambulatoriale, con breve osservazione ma in completa  sicurezza per il paziente;
    • si esegue in anestesia locale (il fastidio per il paziente è poco di più di una puntura intramuscolare) con lieve sedazione;
    • alla fine del trattamento il paziente può assumere una bevanda e poche ore dopo può alimentarsi;
    • il catetere viene rimosso di solito dopo 24 h;
    • ha minor rischio di complicanze e infezioni rispetto alla chirurgia classica;
    • non altera la qualità dell’erezione né interferisce con la qualità dell’orgasmo;
    • è indicato nei soggetti interessati a mantenere l’eiaculazione che non vogliono o non possono assumere farmaci o che hanno avuto scarsi o nulli risultati con le terapie farmacologiche o nei pazienti che non possono essere sottoposti ad anestesia per interventi con modalità invasive;
    • consente rapida ripresa dell’attività lavorativa;
    • è particolarmente indicata negli anziani affetti da altre patologie come diabete, cardiopatie, ipertensione, coagulopatie, difficoltà respiratorie ecc.;
    • i pazienti che assumono anticoagulanti non devono sospenderli. Il trattamento è esangue.

    Infine in questo periodo è da apprezzare la possibilità di ridurre l’ospedalizzazione dei pazienti che rischiano il contagio da Covid- 19 e occupano posti letto che ora più che mai sono preziosi.


    Ben venga quindi l’innovazione tecnologica che, come nei casi del trattamento con Echolaser™ dell’ipertrofia prostatica, consente trattamenti ambulatoriali in anestesia locale, mini invasivi, che possono inoltre essere eseguite anche su pazienti difficili


    È quindi una tecnica adatta a tutti?


    “Sicuramente non è la soluzione per tutti i pazienti, per esempio, come per tutti gli interventi disostruttivi non è indicato nelle atonie vescicali, ma è una strada percorribile per quei pazienti che sono condannati al catetere a permanenza per comorbilità che controindicano gli interventi classici,  nei giovani che vogliono conservare l’eiaculazione o chi, in questo periodo di pandemia, non vuole ricoverarsi ma ha importanti disturbi disurici e vuole risolvere l’ostruzione”.


  • biopsia rm-fusion

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Biopsia RM-fusion

Eseguita con le stesse modalità della biopsia prostatica random, gode del vantaggio derivante dalla fusione delle immagini ottenute con mpMRI e sovrappone con quelle ecografiche per eseguire delle biopsie mirate.

  • Quali vantaggi della biopsia RM-fusion?

    Permette prelievi mirati nelle aree sospette aumentando in modo significativo la possibilità di individuare il tumore e, soprattutto quelli più aggressivi.

  • A chi riservare la biopsia RM-fusion?

    Soggetti in regime di sorveglianza attiva in follow up soggetti con PSA elevati e con PSA in aumento ma soprattutto soggetti che sono MRI, vengono assegnati a una categoria di rischio sospetta, potendo eseguire la procedura presso lo studio con apparecchiature di ultima generazione.

Uretrocistoscopia con tecnica NBI (Narrow Band Imaging)

La cistoscopia assistita da NBI aumenta il rilevamento di un maggior numero di tumori vescicali rispetto alla cistoscopia a luce normale (94,7% contro il 79%).

In altre parole, fino ad ora, un paziente su tre ha lasciato la sala operatoria con almeno una lesione non identificata, creando le premesse per le recidive.

Quindi senza NBI residua tumore in vescica nel 30-50% dei pazienti.

NBI:

  • non ha nessuna controindicazione
  • non comporta costi aggiuntivi
  • facilita l'individuazione dei tumori vescicali
  • mostra le lesioni sospette anche negli strati tissutali più profondi
  • riduce la probabilità che sfuggano lesioni tumorali
  • riduce l'incidenza delle recidive e la persistenza di tumori non identificati durante gli interventi

Presso lo studio del Dr. Di Trapani è possibile effettuare questo accertamento con apparecchiature di ultimissima generazione.

Prenota una visita di controllo per la tua prevenzione presso lo studio del dott. Danilo Di Trapani.

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